lunedì 18 febbraio 2013

AGENDA Calbi

       AGENDA  Calbi – sintesi di proposte già scritte da un anno sul blog

Milano, 18 febbraio 2013
                            Principi “BASE”  per qualsiasi partito:
a)      Facendo politica o amministrando la cosa pubblica non ci si può arricchire e neanche acquisire benefici fruibili nel dopo mandato
b)      Ogni persona, per essere candidato,
 b1) deve avere idee o progetti di utilità pubblica da proporre e portare avanti,
 b2) deve avere intelligenza e cultura adeguate per capire, valutare e votare le proposte di altri,
 b3) deve essere moralmente integro e se non ha dimostrato doti davvero eccezionali, la sola presenza  di ombre diffuse sulla sua correttezza consiglia la non candidatura in quanto è meglio non candidare e quindi perdere una persona potenzialmente innocente che rischiare di avere in parlamento una potenziale ‘mela marcia’.
c)  Nessun partito politico al governo si può arrogare il diritto di introdurre leggi che ledano o modifichino principi etici o di costume, come il matrimonio tra omosessuali, la procreazione assistita, l’eutanasia, ecc…, senza il consenso popolare tramite Referendum propositivi. Regolamentare problemi evidenti, come le coppie di fatto, è necessario ma senza doverle necessariamente assimilarle o confonderle con altre situazioni esistenti da sempre ed ispirate da etica religiosa o tradizionale.

                       PROGRAMMA   di “proposte”

1)    Favorire la crescita
·        Introdurre il “Quoziente d’impresa”
   Questa proposta intende legare le fasce o gli scaglioni del pagamento Irpef  all’utile lordo ed al numero di dipendenti a tempo indeterminato che lo  hanno determinato. In questo modo si danneggerebbe, solo ai fini delle tasse, l’azienda più virtuosa, cioè con un’alta produttività per addetto, ma non sarebbe ingiusto in quanto, probabilmente, ha prodotto con margini troppo elevati e quindi è corretto che paghi di più, e nel frattempo si incentiverebbe l’assunzione di altro personale fino ad un limite valutato congruo con il fatturato e l’utile lordo.
Utilizzando un intelligente algoritmo si otterrebbe comunque una tassazione globale, impresa più dipendenti, adeguata ed incentivante.
·        Esentare le imprese dal pagamento della quota INPS per nuovi assunti
Ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, si vedrebbe decurtata dal suo stipendio la quota Inps. Poi, dopo ogni anno, l’azienda prenderebbe a suo carico un 20% di tale quota, fino a riassorbirla tutta dopo 5 anni. In questo modo, l’azienda risparmierebbe inizialmente circa il 30%, il lavoratore avrebbe il lavoro e si garantirebbe un aumento annuo, già per la sola Inps, ed il Governo si ritroverebbe un nuovo occupato e con una crescita del PIL.
·        Credito d’imposta per l’assunzione di ogni persona in cassa integrazione
Poiché è assurdo che un Paese, pieno di debiti, paghi milioni di persone, con la cassa integrazione, per non lavorare, è più corretto utilizzare almeno parte di quel denaro per incentivare le imprese, di qualsiasi dimensioni e che non abbiano messo negli ultimi anni persone in cassa integrazione, ad assumere altro personale. In questo modo molte imprese diventerebbero più competitive, i cassa-integrati percepirebbero lo stipendio pieno  e PIL e consumi aumenterebbero.
·        Esentare dalle tasse le imprese che assumono esodati fino al raggiungimento della pensione
·        Rendere l’assunzione a tempo indeterminato meno costosa di qualsiasi altro tipo di collaborazione

·        Far partire opere pubbliche, riprendendo tutte le opere incompiute, quali ospedali, carceri, alberghi, ecc.. e nel frattempo chiamarne ai danni gli eventuali responsabili e definendo da subito l’utilizzo, con appalti e contratti, dell’opera da completare.

·        Definire tutte le attività nel Pubblico che possono prestarsi, qualitativamente e produttivamente bene, ad un loro svolgimento decentrato e/o in part-time e riconvertire su queste le risorse che ne facciano richiesta o quelle appartenenti a nuclei famigliari con diverse entrate.

·        Favorire la nascita o la crescita di aziende con idee innovative, sensibilizzando le banche (minacciando o togliendo loro la licenza di svolgere operazioni finanziarie) ad impieghi su valutazione di idee e progetti e/o creando una piccola banca con una commissione preparata ad hoc, con funzione anche di supporto, consulenza e marketing.

2)      Diminuire il debito pubblico  
·        Da subito, lo Stato dovrebbe pagare in buoni decennali il 50% della quota degli stipendi
statali annuali complessivi netti superiore a 30.000 euro ed il 100% di quanto supera i 60000. Infatti, sarebbe assurdo mettere all’asta certificati per pagare in euro stipendi superiori, che lo stato dovrebbe necessariamente tagliare.
·        Nessun dipendente dello Stato o ad esso assimilabile può percepire uno stipendio o una
pensione, ai più alti livelli di responsabilità, complessivamente al lordo più di 150.000 euro all’anno. L’intero mondo retributivo Pubblico sarà sì, come in ogni azienda ben organizzata, a forma piramidale con circa 12 fasce retributive, ma la  retribuzione media annuale lorda di tutto il sistema non deve superare i 30.000 euro.
Inoltre in ogni fascia si dovrà istituire il concetto di merito o demerito che può
portare al massimo di un 10% al livello retributivo della fascia superiore ed un 10% al livello retributivo della fascia inferiore, premessa per un futuro cambio di fascia.
·        Bisogna abolire i vitalizi anche a chi già li percepisce come pensione, se non ha raggiunto
l’età prevista dalla riforma Fornero. Inoltre, anche chi è nell’età pensionabile, non può prendere più di una pensione, ma integrarne la più favorevole con i contributi versati.
·        Bisogna abolire totalmente i finanziamenti ai partiti e mettere a disposizione una rete televisiva per tribune elettorali ed un portale per stabilirne l’interattività con i cittadini.
·        Lo stipendio di ministri e di persone con posti decisionali e di responsabilità nella
pubblica amministrazione centrale o periferica ( Finanza, Giustizia, Sanità, Regioni, Province, Enti locali, ecc..) deve essere parzialmente, ed inversamente, legato, con incentivi economici, alla variazione percentuale del debito pubblico, con precisi obiettivi relativi al proprio campo di attività. Questo incentivo può aiutare a combattere l’evasione fiscale, con l’aggiunta anche di premi ‘una tantum’ nel caso di individuazione di evasori totali, ad eliminare gli sprechi e le opere incompiute.
·        Organizzare lo sfruttamento, al meglio, di strumenti e tecnologie, anche costose, in settori
quali la Sanità e la Giustizia. I medici di famiglia, ad esempio, potrebbero essere raggruppati in mini ambulatori, con prime visite anche strumentali (ecografie, elettrocardiogramma,..) onde creare un servizio migliore al cittadino e un buon filtro per l’eliminazione di tanti codici ‘bianco’ nei “Pronto Soccorso”; negli ospedali, invece, si potrebbe introdurre l’orario continuato fino a notte, utilizzando a part-time medici specialisti e/o tecnici, per esami con apparecchiature costose (TAC, RNM,ecc…), attualmente sfruttate anche solo per il 30% della loro capacità.
·        Eliminazione del segreto bancario per chiunque usufruisce di agevolazioni come l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
·        Eliminare una Camera del Parlamento, Eliminare alcune Province, Accorpare alcuni Comuni, Eliminare Enti inutili, mandando a casa tutti i politici in esubero e creando attività part-time per garantire e migliorare i servizi su una fascia oraria allargata.                                                                                                                                                           
3)       Regolamentare i mercati finanziari con accordi internazionali
·        Proibire qualsiasi transazione finanziaria a società anonime e ad intermediari qualora non si possa risalire al vero mandante.
·        Proibire le operazioni ‘allo scoperto’, proibendo a qualsiasi ente anche il prestito di titoli propri o di clienti, come stranamente la Consob permette alle banche.
·        Separare l’attività finanziaria da quella commerciale delle Banche. In passato le banche italiane svolgevano attività di raccolta e di impiego alle imprese ed ai cittadini. Le attività prettamente finanziarie erano svolte dalle Società Finanziarie. Ora le banche, preferendo impiegare la massa amministrata in attività finanziarie ed ad alto rischio, per guadagnare di più, hanno trascurato l’impiego a clienti e imprese, che era il loro obiettivo primario ed il ‘core business’ ed hanno impoverito molto tutti i piccoli azionisti per la scarsa capacità dei grandi manager, inseriti da tempo in posizioni decisionali dai politici e che sono riusciti a far precipitare il valore delle azioni anche del 90%. 
·        Proibire alle banche ‘commerciali’ ed a ogni Ente Pubblico l’acquisto e la vendita di tanti prodotti ‘derivati’ (scommesse ad alto rischio) e di certificati con a garanzia un altro prodotto derivato o comunque un altro prodotto a sua volta garantito, come è successo con i mutui americani.
·        Regolamentare le società di ‘rating’ attraverso la costituzione di una commissione europea col compito di controllarne le metodologie di lavoro e le conclusioni e di dettare i tempi e le modalità di comunicazione

4)Tra i Temi più sentiti
·        IMU
Per quanto concerne la prima casa, è sufficiente portare la detrazione a 500 euro per escludere la maggior parte della popolazione. L’imposta ‘stangata’ è stata quella sulla seconda casa, magari ereditata nel paese d’origine o comprata per metterci un figlio. Per questa c’è un’alta rivalutazione, forse da farsi solo in caso di vendita, e per di più con un’imposta spesso portata al 10,6 per mille. Poiché su questa già c’è una rivalutazione del 33%, ai fini Irpef, l’IMU dovrebbe andare solo al Comune con una percentuale dimezzata.
·        Lotta alla corruzione
Bisogna incrementare i controlli ed inasprire le pene sia per i mancati controlli e sia per chi si fa corrompere o corrompe, prevedendone il carcere, il risarcimento, il licenziamento ed il divieto di lavorare per lo stato o di partecipare ad appalti pubblici.
·                                Giustizia, Istruzione e Ricerca e Welfare
Proposte in merito a questi importanti temi potrebbero essere espresse in un prossimo articolo, ora sono stanco. 
Antonio Calbi