martedì 24 gennaio 2012

Ridurre i costi della Politica: Cosa si può fare subito


Mercoledì 25 gennaio 2012

    Ridurre i costi della Politica : Cosa si può fare subito

a)      I vitalizi (praticamente pensioni a vita) e ‘benefits’  per cariche politiche sono contrari a qualsiasi logica e vanno eliminati da subito. Ancora più assurda è la cumulabilità dei vitalizi per ogni legislatura.  
Quando si svolge un’attività presso un ente pubblico si percepisce uno stipendio possibilmente adeguato al lavoro svolto e per il resto ci si comporta come qualsiasi lavoratore e cioè si incrementano anzianità di servizio e contributi versati all’INPS.
Chi è già in pensione non può percepirne più di una, ma solo la più favorevole, valorizzata con tutti i contributi versati anche nel periodo di attività nel pubblico.

b)      Le retribuzioni dei politici non devono essere portate nella media europea, ma, finchè siamo in questo stato di “rating”, al massimo si può essere al livello della Spagna, i cui politici percepiscono meno della metà di noi o della Germania.

c)      Bisogna abolire da subito il finanziamento ai partiti.
Il governo dispone di una TV pubblica ed una rete potrebbe essere dedicata ai politici per far conoscere idee e programmi, avendo come garante l’ufficio del Presidente della Repubblica, mentre un sito web ne potrebbe permettere l’interattività con i cittadini.

sabato 21 gennaio 2012

Ridurre lo spread pagando in bot una parte degli stipendi della pubblica amministrazione


L’Italia ha raggiunto ormai un debito pubblico così alto da non essere in grado di pagare neanche gli interessi ed in questa situazione è destinata all’insolvenza o al “default”, come attualmente abbiamo imparato.

Di fronte a tale emergenza è indispensabile trovare subito moneta per rispettare impegni presi e poter pagare anche i dipendenti.

Io, uomo non politico, non sindacalista e non tecnico, ma con discreta cultura, buon senso e molta onestà, adotterei misure che fino ad ora non sono state prese in considerazione.

Lo stato è il più grande datore di lavoro con retribuzioni che non si potrebbe permettere e perciò, da subito, potrebbe garantire retribuzioni nette fino ad una soglia sufficiente per vivere  (es. 20 - 30000 euro annui netti) ed il resto, o solo una percentuale del resto, verrebbe pagato con quella che ora è l’unica moneta di cui dispone e cioè con titoli di stato a zero interessi.
Alla luce del numero elevato di persone dipendenti o ad essi equiparati (come ad esempio  politici, amministratori, pensionati dello stato, ecc.) non sarebbe necessario creare debiti, o parte di essi, fuori del paese ed a tassi inaccettabili.
Se poi la somma ottenuta fosse insufficiente, si potrebbe estendere tale concetto anche ad enti privati con una soglia di gran lunga più alta.
In questo modo non si toglie nulla a nessuno garantendone un risparmio forzato.

venerdì 20 gennaio 2012

Eccoci qua!

Benvenuti nel primo blog di mio padre. A breve cominceranno ad essere pubblicati i post relativi alle sue idee.

Ciao a tutti,
un figlio di mio padre